Whistleblowing, nuove Linee guida ANAC in consultazione: novità sulla gestione dei canali interni di segnalazione
Il 7 novembre 2024 l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato una consultazione pubblica online sullo schema di nuove Linee Guida in materia di whistleblowing. Il termine per trasmettere indicazioni e commenti da parte dei soggetti interessati è fissato al 9 dicembre 2024.
Il nuovo documento nasce con l’obiettivo di chiarire importanti aspetti normativi e operativi sulla gestione dei canali interni di segnalazione emersi nel corso di monitoraggio sullo stato di attuazione della normativa sul whistleblowing, svolto da ANAC nel corso del 2023. Le nuove Linee guida ANAC non sostituiranno le disposizioni contenute nella Delibera n. 311 del 12 luglio 2023, ma le integreranno.
Dalle specifiche sul canale interno di segnalazione obbligatorio agli adeguamenti del Modello organizzativo 231 e dei codici di comportamento, sono numerosi i punti di interesse per Enti pubblici e Aziende. Vediamo insieme i più rilevanti.
Hai domande su come gestire al meglio il canale whistleblowing nella tua realtà organizzativa?
Gestione delle segnalazioni nei gruppi di imprese
Per quanto concerne la gestione delle segnalazioni nei gruppi societari, ANAC suggerisce di dare sempre al whistleblower la libertà di scegliere a chi inviare la segnalazione:
Rimane ferma la necessità per ciascuna società di nominare un gestore.
Dal punto di vista operativo e infrastrutturale, la selezione dell’organizzazione che riceverà materialmente la segnalazione si realizza con una piattaforma informatica ramificata in tanti sotto-canali quante sono le società del gruppo.
Gestione dei possibili conflitti di interesse a carico del gestore
L’Autorità richiede che l’atto organizzativo disciplini i possibili conflitti di interesse del gestore delle segnalazioni, che possono coinvolgerlo direttamente (come segnalante, segnalato o interessato) o derivare da altre situazioni previste dalla normativa. In tali casi:
La piattaforma Legality Whistleblowing consente all’Organizzazione di designare un responsabile alternativo, che il segnalante può selezionare come destinatario della segnalazione se ravvisa conflitti di interesse. Scopri di più >>
Whistleblowing e Modello organizzativo 321: gli adeguamenti necessari
Uno o due canali di segnalazione?
Sta agli Enti valutare se predisporre un unico canale o se mantenerne due differenti: uno per le segnalazioni relative ai reati presupposto disciplinati dal MOG 231, e uno per le violazioni previste dal D.Lgs. 24/2023.
Tra le due opzioni, ANAC suggerisce di optare per il canale unico, sia per facilitare i potenziali segnalanti, sia per semplificare e razionalizzare i processi interni.
Adeguamento del Modello 231
Sono tre gli aggiornamenti da apportare al Modello organizzativo:
- 1
Adeguamento del canale già esistente alle disposizioni di legge o istituzione di un nuovo canale whistleblowing
- 2
Divieto esplicito di ritorsioni nei confronti di chi segnala
- 3
Aggiornamento del sistema disciplinare che includa sanzioni nei confronti dei responsabili delle violazioni per le quali ANAC può applicare sanzioni amministrative pecuniarie
Adeguamento dei codici di comportamento per PA e assimilate
Formazione del personale in materia di whistleblowing
Enti pubblici e aziende dovrebbero prevedere corsi di informazione a cadenza regolare per:
- il personale che gestisce le segnalazioni
- dipendenti e collaboratori
Per la PA e assimilate, si tratta di una misura importante per la prevenzione della corruzione, da mettere in programma nella sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO o nel PTPCT.
Importanza e obbligatorietà del canale interno di segnalazione
Il D.Lgs. n. 24/2023 prevede l’istituzione di specifici canali interni per la ricezione e gestione delle segnalazioni da parte degli enti pubblici e privati soggetti alla normativa sul whistleblowing.
Tali canali, grazie alla loro prossimità ai fatti segnalati, assicurano una prevenzione e un trattamento delle violazioni più efficaci.
Solo in circostanze specifiche, previste dalla normativa, i segnalanti possono rivolgersi direttamente al canale esterno gestito da ANAC. In questi casi, la gestione della segnalazione è interamente a carico di ANAC, escludendo qualsiasi intervento dell’azienda. La mancata predisposizione di un canale interno conforme potrebbe inoltre esporre l’organizzazione a sanzioni.
Le modalità previste per effettuare una segnalazione
Le Organizzazioni soggette all’applicazione del D.Lgs. n. 24/2023 devono assicurare la ricezione delle segnalazioni in modalità scritta e orale.
Qualunque sia la modalità scelta dalla persona segnalante – in forma scritta tramite apposita piattaforma informatica, via messaggio vocale o concordando un incontro diretto con il responsabile – deve essere garantita la riservatezza della sua identità, dei contenuti e delle persone coinvolte e/o menzionate nella segnalazione.
È importante che nell’atto organizzativo o nel MOG 231 venga specificato quali sono le modalità di segnalazione ammesse e come vengono gestite.
ANAC ribadisce: no alla posta elettronica
Come aveva già fatto nelle Linee guida del 2023, l’Autorità conferma che la posta elettronica non è un canale adatto a garantire la riservatezza dell’identità della persona segnalante, così come prescritto dalla legge sul whistleblowing.
Legality Whistleblowing: la piattaforma di whistleblowing di cui ti puoi fidare
Non tutte le piattaforme informatiche sono uguali: Legality Whistleblowing supera i requisiti normativi, offrendo alla tua Organizzazione gli standard più elevati in Italia di affidabilità e protezione dei dati sensibili per tutti gli stakeholder coinvolti.
Il report ANAC 2024 ha inserito Legality Whistleblowing tra i software preferiti dal settore privato.