Cosa cambia nel quadro normativo whistleblowing con le Linee guida e il regolamento ANAC 2023

Whistleblowing: cosa cambia dopo le Linee Guida ANAC 2023 e il nuovo regolamento sul potere sanzionatorio

Whistleblowing: il 2023 ha visto in ordine l’approvazione del Decreto Legislativo 10 marzo 2023 n. 24, l’approvazione delle Linee guida ANAC con Delibera n. 311 del 12 luglio 2023 e del nuovo Regolamento ANAC per la gestione delle segnalazioni esterne e per l’esercizio del potere sanzionatorio con la Delibera n. 301 del 12 luglio 2023.

Quali sono i punti di maggiore impatto organizzativo per imprese private e organizzazioni pubbliche? Proviamo a sintetizzare gli aspetti principali.

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Canale di segnalazione interno

Gli enti del settore pubblico e di quello privato sono tenuti ad attivare un canale interno per la trasmissione e la gestione delle segnalazioni. La scelta del canale di segnalazione non è più rimessa alla discrezione del whistleblower, in quanto in via prioritaria è favorito l’utilizzo del canale interno. Come leggiamo nelle Linee Guida ANAC: “L’intento del legislatore è quello di incoraggiare le persone segnalanti a rivolgersi, innanzitutto, ai canali interni all’ente a cui sono collegati”.

I canali di segnalazione interna devono garantire la riservatezza e si legge inoltre come La posta elettronica ordinaria e la PEC si ritiene siano strumenti non adeguati a garantire la riservatezza. Il canale interno deve garantire riservatezza, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, ove siano utilizzati strumenti informatici della persona segnalante ma ora anche del facilitatore, della persona coinvolta o dei soggetti menzionati nella segnalazione e del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.

Gestione delle segnalazioni

Ora chi gestisce le segnalazioni è tenuto al rispetto delle indicazioni che il legislatore ha posto per assicurare sia una efficiente e tempestiva gestione della segnalazione che la tutela delle persone segnalanti. Chi gestisce le segnalazioni:

  • deve rilasciare alla persona segnalante un avviso di ricevimento della segnalazione entro 7 giorni dalla data di ricezione
  • deve mantenere le interlocuzioni con la persona segnalante
  • dà un corretto seguito alle segnalazioni ricevute
  • fornisce un riscontro alla persona segnalante

In ambito pubblico questo ruolo è affidato all’RPCT, in ambito privato può essere affidato tra gli altri agli organi di internal audit, all’organismo di vigilanza (OdV), ai comitati etici.

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Chi può segnalare e chi è tenuto a dare attuazione?

Possono effettuare segnalazioni tutti i soggetti anche solo temporaneamente in rapporti lavorativi con una amministrazione o con un ente privato, pur non avendo la qualifica di dipendenti come gli assunti in periodo di prova, o coloro che ancora non hanno un rapporto giuridico.
Il segnalante è quindi la persona che effettua segnalazione o divulgazione pubblica di informazioni sulle violazioni acquisite nell’ambito del proprio contesto lavorativo. Tra gli Enti del settore pubblico tenuti a rispettare la disciplina in materia di whistleblowing, ora sono presenti anche gli Organismi di diritto pubblico e tutti i concessionari di pubblico servizio.

Il D.Lgs. n. 24/2023 include anche Enti di diritto privato tra quelli tenuti a dare attuazione alla disciplina.
Tra le novità più significative il fatto tra gli Enti del settore privato tenuti a rispettare la disciplina in materia di whistleblowing sono ora presenti i soggetti privati che hanno impiegato nell’ultimo anno la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato.

Inoltre, se rientrano nell’ambito di applicazione del D.Lgs. n. 231/2001, le imprese sono tenute ad adeguarsi anche se nell’ultimo anno NON hanno raggiunto la media di almeno 50 subordinati.

  • Soggetti tutelati

    Il novero dei soggetti del settore privato cui è assicurata la tutela nel nuovo decreto è molto più ampio rispetto alla precedente normativa.

  • Ambito oggettivo

    Tra le violazioni oggetto di segnalazione, denuncia o divulgazione pubblica ora troviamo anche illeciti penali e illeciti contabili.

  • Segnalazioni anonime

    Ora i soggetti del settore pubblico e del settore privato considerano le segnalazioni anonime ricevute attraverso i canali interni alla stregua di segnalazioni ordinarie, laddove ne sia prevista la trattazione.

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Appare evidente già da questa estrema sintesi che l’utilizzo di una specifica piattaforma informatica è uno strumento imprescindibile per la corretta gestione di tutti gli adempimenti in vigore.

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